L’osteopatia ricerca -nel corpo- il movimento e cerca di ripristinarlo quando scompare. La struttura del corpo e come esso funziona, sono inscindibili. L’osteopatia –pertanto- considera come un tutt’uno il corpo, la mente e lo spirito, elementi che assieme s’impegnano per favorire l’autocorrezione del nostro essere. Quest’ultima però, alle volte, viene ostacolata da malattie e disturbi che vanno a negare il corretto funzionamento del corpo stesso.
Una manifestazione della vita in movimento è data ad esempio dall’Osteopatia craniale, secondo il cui principio, le ossa del cranio –per tutta la vita- mantengono un movimento riconducibile ad un tipo di respirazione; la sua ritmicità viene definita come meccanismo di respirazione primario o meccanismo cranio-sacrale. Per quanto riguarda le problematiche osteomuscolari, ad intervenire è l’Osteopatia strutturale. Quest’ultima, attraverso le tecniche ad energia muscolare, va a ristabilire la corretta funzione attraverso un aumento della mobilità e del flusso sanguigno.
Il concetto di osteopatia è quindi valido per tutti i segmenti corporei, dalle grandi articolazioni ai piccoli legamenti. La biomeccanica ciclistica invece, ricerca i difetti nella regolazione della bici rendendola perciò ideale per chi la pedala.
Un corpo libero nei movimenti e un buon assetto in bicicletta rendono la pedalata comoda, aumentano la resistenza, l’assetto diventa aereodinamico e di conseguenza la prestazione atletica diventa piacevole e performante.
L’interazione tra queste figure permette oggi di poter pedalare nel miglior modo possibile.
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Il ciclismo per me è una passione, la bicicletta uno stile di vita.
Dott. Salvatore Di Tommaso